Quello della centrale a biomasse è stato un tema molto caldo durante l’ultimo mandato amministrativo del Comune di Crespellano. Oggi questo tema torna alla ribalta per via dell’istanza, presentata da un PRIVATO, di realizzare un piccolo impianto alimentato da gas di sintesi derivato dalla “decomposizione” di materiale vegetale. Questo impianto, però, non ha nulla a che vedere, per caratteristiche e soprattutto per dimensioni, con la centrale a biomasse oggetto della discordia, centrale che, peraltro, è in netto contrasto con il PAES (Piano Azione per l’Energia Sostenibile) approvato dai 5 ex comuni e recepito ora dal Comune di Valsamoggia.
Esso, infatti, NON brucia biomassa ovvero legno e similari come, ad esempio, accade in quella di Zola. La biomassa viene ‘bollita’ e, nella ‘decomposizione’, produce gas che può essere o immesso in rete o usato per far andare un motore (tipo quello di un autobus a metano) per far girare un alternatore e produrre elettricità. Quindi le emissioni sono quelle equivalenti ad un motore euro6 che non sono, ovviamente, zero, ma una frazione di quelle di una combustione diretta come avviene ad esempio in un camino, anche casalingo.
Ad ogni modo, ribadiamo, si tratta di una richiesta di un’azienda privata, non di un progetto dell’amministrazione e come tale va trattata valutando se rispetta tutte le leggi o no. Lunedì 15 dicembre si riunirà la conferenza di servizi durante la quale tutti gli enti coinvolti (e cioè ARPA Bologna; AZIENDA U.S.L. di BOLOGNA – Casalecchio di Reno; COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO – Bologna; COMUNE di VALSAMOGGIA – Settori Edilizia ed Ambiente; SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PER IL PAESAGGIO DELL’Emilia Romagna; PROVINCIA DI BOLOGNA – Settore Ambiente; ENEL – Bologna; MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Ispettorato Territoriale Emilia Romagna; ENAC) prenderanno in esame le istanze presentate dal privato. Una volta pervenuto il parere degli Enti (che valuteranno se tutte le leggi verranno rispettate, inclusa quella che vuole che il saldo delle emissioni sia pari almeno pari a zero), l’Amministrazione comunale si impegna a convocare un’assemblea pubblica sul tema.
Il sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno scrive infatti:
“[…] Non esiste nessuna volontà e nessun progetto di realizzazione di centrali di questo tipo da parte dell’Amministrazione che guido.
E allora di cosa parliamo?
Parliamo di una richiesta di installazione, da parte di un’azienda PRIVATA, di un piccolo impianto alimentato da gas di sintesi, in pratica un ‘bollitore’ che fa reagire materiale di risulta vegetale. Il ‘vapore’ prodotto è gas che viene utilizzato per alimentare un motore da camion, 6 cilindri euro6 a basso regime (1200-1400giri/min), il quale produce energia elettrica. Dal processo si estrae inoltre calore che viene riutilizzato.
[…] Preciso anche che questa amministrazione nulla ha a che fare con l’azienda privata e che non percepirà alcun introito dall’operazione essendo essa di natura totalmente commerciale. Inoltre, non appena avuti i pareri degli Enti e prima di qualsiasi ulteriore passaggio, sarà convocata un’assemblea pubblica per confrontarci sul tema”
Il resto dell’articolo, che riporta maggiori dettagli tecnici, lo trovate sul suo blog.
https://danieleruscigno.wordpress.com/2014/12/13/non-esiste-nessuna-nuova-centrale-che-brucia-biomasse-a-crespellano/