SICUREZZA. Una rete di prevenzione fatta di collaborazione con le forze dell’ordine, tecnologia, cittadini attivi, reti sociali
La battaglia per la sicurezza si vince solo insieme. A livello di amministrazione locale dobbiamo proseguire la collaborazione con tutte le forze dell’ordine – favorendo la loro migliore organizzazione e coordinamento per coprire al meglio le esigenze del territorio, con riferimento particolare alle ore notturne – e offrire loro il supporto della Polizia Municipale, come è stato fatto ad esempio predisponendo turni serali e installando nuove telecamere di controllo degli accessi al territorio. Accanto a questo, siccome le dinamiche della nostra società sono molto cambiate, c’è bisogno di tutti. A partire dai cittadini, con le segnalazioni e la partecipazione ai “Gruppi di Vicinato”, nati in questo mandato anche per aiutare la prevenzione e il contrasto dei reati. C’è bisogno della scuola e di politiche giovanili, per educare alla legalità e creare aggregazione sociale. C’è bisogno delle istituzioni nazionali, che devono lavorare per una giustizia più efficiente e veloce e più capace di garantire il rispetto delle leggi, con i mezzi e le risorse necessari.
La prevenzione è fatta anche di condizioni di vita in un territorio che favoriscano l’equità sociale e quindi un accesso ai servizi garantito a tutti i cittadini. Si fa prevenzione adottando politiche per il lavoro che garantiscano reddito e sostentamento alla totalità della popolazione attiva; si fa prevenzione anche tramite una rete efficiente di servizi sociali e di politiche per l’integrazione che riducano o blocchino sul nascere eventuali forme di isolamento o degrado sociale.
In sintesi si propone quindi di:
- proseguire l’assunzione di nuovo personale dedicato nell’organico del corpo di Polizia Municipale;
- continuare lo sviluppo della rete di videosorveglianza già presente sul territorio, in particolare la rete delle nuove telecamere intelligenti per il controllo dei mezzi in transito installate in questi anni;
- lo sviluppo della rete di controllo di vicinato;
- continuare a prestare attenzione, da parte delle forze dell’ordine, alla lotta contro lo spaccio e all’accattonaggio molesto, in quanto forma di sfruttamento sulle fasce più fragili della popolazioni;
- favorire il dialogo e la collaborazione tra le forze dell’ordine presenti sul territorio;
- proseguire con i servizi di prossimità della Polizia Municipale e l’attività di sensibilizzazione e prevenzione di truffe e reati, specialmente presso le fasce più anziane della popolazione, prevedendo anche un calendario di incontri periodici nelle frazioni;
- proseguire gli investimenti in nuovi mezzi tecnologici a uso della polizia locale, a partire da quelli già effettuati: le telecamere personali, il drone professionale, gli uffici mobili e il rinnovo del parco automezzi;
- potenziare le dotazioni della nuova sede del corpo di Polizia Municipale.
TERRITORIO. Cultura progettuale, prevenzione e cura, continuità e regolarità
La manutenzione ordinaria è la chiave per evitare interventi di emergenza e straordinari. Le azioni utili a mettere in sicurezza il territorio, le persone, le infrastrutture e gli insediamenti, a favorire la ripopolazione delle aree abbandonate, devono proseguire. È fondamentale puntare sulla regolarità e continuità della presenza dell’amministrazione, ma anche dei cittadini, nella tutela dell’ambiente in cui vivono e lavorano. La prevenzione e la cura del territorio producono anche lavoro e opportunità di sviluppo.
Dopo il primo mandato di forti investimenti sul territorio, che ha recuperato in buona parte l’arretrato accumulato per mancanza di risorse, vi è la necessità di consolidare l’investimento nella manutenzione e nella cura del patrimonio esistente per mantenerlo attivo ed efficiente nel futuro.
DISSESTO IDROGEOLOGICO
Sono risultate vincenti le operazioni condotte all’interno dei Programmi Annuali Operativi, che mettono insieme risorse comunali, regionali e del consorzio di bonifica, sotto la regia dell’Unione dei Comuni per gli interventi sul territorio; così pure il mantenimento del tavolo tecnico politico di coordinamento sul Samoggia. In futuro vi sarà la necessità di ragionare assieme agli enti competenti per una riduzione del numero di enti preposti alla gestione.
È necessario mantenere alto il livello di prevenzione dei fenomeni di dissesto e garantire a rotazione la pulizia dei fiumi nei tratti urbani, come avvenuto in questo mandato.
Proponiamo inoltre di aggiornare il SIT interno con una carta del dissesto e del paesaggio grazie alla quale i servizi operanti sul territorio abbiano la storicità di quanto accaduto in passato.

VERDE
La cura del verde dovrà essere un biglietto da visita per chi entra in Valsamoggia.
Sarà fondamentale, dunque, un intervento più robusto sul territorio, implementando lo stanziamento di risorse economiche e di personale da dedicare al comparto. Saranno anche poi da sviluppare, su progetti puntuali, i patti di collaborazione civica derivanti dal Regolamento per i beni comuni e i lavori socialmente utili.
Sugli affidamenti esterni, al fine di programmare con maggiore efficacia gli interventi, dovrà essere previsto l’inserimento di requisiti obbligatori qualificanti (arboricoltura, tree-climbing, uso attrezzatura motorizzata). Si valuta l’opportunità di uno studio per il censimento degli elementi arborei vetusti e la redazione di un piano che preveda la sostituzione di essenze arboree ed arbustive in senescenza, con soggetti giovani e appartenenti alle specie autoctone più efficienti per il sequestro di CO2, da prediligere anche in caso di nuove piantumazioni in ambito urbano.
Occorre valutare l’avvio di un progetto di razionalizzazione e implementazione degli spazi-gioco presenti nel territorio: ad esempio, progettare per ogni Municipio un ampio parco giochi con aree dedicate alle diverse età evolutive (sabbiere/scivoli, ecc. per per la prima infanzia, pattinaggio/skateboard/minigolf ecc per la seconda infanzia-adolescenza) accanto a spazi più piccoli e diffusi con dotazioni di base, per i quali andranno particolarmente incoraggiate esperienze di patti di collaborazione che possano favorire la gestione/manutenzione/controllo, ma anche la fruizione e animazione delle aree, nel segno di una socializzazione intergenerazionale “di cortile/quartiere/frazione”.
Sarà poi necessario aumentare i controlli sul territorio per il rispetto del Regolamento di polizia urbana e rurale, anche utilizzando l’esperienza già consolidata delle telecamere occultabili antidegrado.
CIMITERI
La cultura della memoria e del ricordo va difesa e conservata, per cui si propone di avviare un piano di manutenzioni edili costante negli anni su tutti i cimiteri del territorio e prevedere, nell’immediato, l’ampliamento dei cimiteri di Bazzano, Calcara e Vedegheto.
ALTRI IMMOBILI
Una gestione efficiente comporta una migliore conservazione degli immobili presenti sia storici, sia moderni.
Va proseguito il piano di riqualificazione dell’edificio e dell’area della Rocca di Bazzano, per cui è stato recentemente ottenuto un importante contributo regionale, di parte dell’Abbazia di Monteveglio e del Castello di Serravalle; va altresì mantenuto alto il livello di manutenzione degli stabili pubblici.
Va avviato il percorso di riqualificazione delle case ACER a Savigno e proseguito il piano di razionalizzazione dei magazzini comunali. Sarà poi necessario seguire il processo di riqualificazione della Pianella e del Municipio di Savigno per lo sviluppo della Casa del Turismo, già finanziato. Due edifici pubblici (ex sede unione, ex scuola materna di Zappolino) andranno rifunzionalizzati a scopi sociali/assistenziali/culturali.

DECORO URBANO
Si tratta di un elemento fondamentale per la vivibilità dei luoghi e per l’attrazione turistica, ma anche contro l’insorgenza di fenomeni di degrado sociale che possono trovare terreno più fertile in ambienti poco curati.
Occorre censire le realtà urbane (es. marciapiedi, aiuole, rotonde…) che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria e rifacimento e calendarizzare e realizzare lungo il corso del mandato tali piccoli, ma importanti lavori.
Bisogna lavorare insieme all’ufficio manutenzione, in rete con gli altri operatori del territorio (Hera, gestore illuminazione ecc.), affinché la risposta ai piccoli guasti sia sempre puntuale, sollecita e accurata, così da non avviare una percezione di degrado che porta a un circolo vizioso di incuria per i beni comuni; l’obiettivo, a tendere, è quello di considerare la gestione del decoro urbano come un servizio pubblico programmato.
Dopo la positiva esperienza “Ci vuole un fiore” realizzata con Auser a Savigno e in parte ripresa a Crespellano, in merito al decoro sarà necessario sviluppare questi tipi di collaborazione (ad esempio con associazioni, scuole, centri sociali, associazioni di categoria e gruppi locali) anche su altri territori su tematiche da concordare congiuntamente per l’abbellimento e l’attrattività dei centri urbani, con un occhio particolare ai piccoli monumenti storici (cippi, lapidi, pilastrini…) di cui è tipicamente costellato il nostro territorio. A questo scopo il Regolamento dei beni comuni rappresenta la via principale mediante la quale operare.
Occorre avviare un piano di rifacimento delle pensiline degli autobus su tutto il territorio, prevedendo anche sedute per gli anziani.
Sulla base del monitoraggio delle bacheche pubbliche realizzato nel precedente mandato, sarà utile provvedere all’installazione di nuove bacheche nei territori, aree urbane e frazioni che ne sono sprovvisti, per favorire l’informazione sugli eventi istituzionali e pubblici in genere.
EDUCAZIONE ALLA PROTEZIONE CIVILE
La diffusione di una cultura di protezione civile passa anche nel mondo della scuola come indicato dal D.Lgs 1/2018 allo scopo di promuovere la resilienza delle comunità e l’adozione di comportamenti consapevoli e misure di autoprotezione da parte dei cittadini.
Sarà poi necessario proseguire il lavoro per il potenziamento del servizio di protezione civile al fine di provvedere alla disponibilità delle strutture e dei mezzi necessari per assicurare la prontezza operativa e di risposta in occasione di eventi emergenziali (art. 12, D.lgs 1/2018).
Scopri il programma tema per tema:
- Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
- Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
- Scuola e Giovani
- Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
- Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
- Viabilità, trasporti e Ciclabilità
- Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
- Sport, Associazionismo, Volontariato
- Benessere degli animali
- Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione