5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità

Uno degli obiettivi del precedente mandato è stato quello di avviare una sempre crescente concertazione tra tutti i mondi produttivi locali, nella consapevolezza che è interesse collettivo valorizzare il territorio e le sue risorse umane, paesaggistiche, produttive e imprenditoriali avendo di esso una visione sistemica e non compartimentata. Secondo questo principio, sono stati avviati consulte e tavoli tematici trasversali che hanno dato vita a nuovi progetti, ma allo stesso tempo hanno innescato una nuova e più partecipata modalità di agire sui processi locali.

Grazie al laboratorio sperimentale “Prossima Fermata Valsamoggia” è nato, ad esempio, il primo prototipo del nuovo marchio di territorio, punto di partenza per una strategia turistica integrata che dovrà trovare compimento nel prossimo mandato.

Un turismo sostenibile rappresenta, infatti, un’opportunità per gli operatori del commercio,  dell’accoglienza e dell’enogastronomia nonché per gli imprenditori agricoli e può diventare volano per la nascita e lo sviluppo di nuove idee e professionalità.

Proseguire in questa direzione, costruendo reti locali sempre più articolate e trasversali diventa quindi uno dei principali obiettivi del futuro prossimo, in particolare per tutto il mondo economico e produttivo. Incentivante in questo senso, sarà il mantenimento di un unico assessorato che si occupi di valorizzazione del territorio, commercio, artigianato, imprese e agricoltura.

IL COMMERCIO DI VICINATO NELL’ERA DIGITALE

Il cambio di abitudini e consumi, ma anche la diversa modalità di fruizione degli spazi di aggregazione, insieme alla sempre maggiore diffusione del commercio online, rappresentano una sfida moderna importante per il commercio di vicinato, presidio fondamentale di socialità, servizi e sicurezza per il nostro territorio.

Se da una parte la riqualificazione, tuttora in corso, delle piazze rappresenta l’occasione per offrire spazi più belli, attrattivi e vivaci, dall’altra occorre mettere in campo strategie condivise affinché il commercio di vicinato possa offrire un sempre maggiore valore aggiunto al consumatore, attraverso la scelta di prodotti locali e di qualità, servizi pre e post vendita e diventando un punto di informazione turistica diffuso sul territorio. Per fare questo è imprescindibile mettere in campo azioni volte alla formazione per gli operatori e in questo senso la “Casa del Turismo” di Savigno, i cui lavori verranno avviati nel corso del 2020, dovrà rappresentare un punto di riferimento e d’incontro importante.

Anche la messa in campo di azioni eco-sensibili, etiche e solidali da parte dei commercianti va incentivata, supportata e messa a sistema nell’ottica di una strategia comune. Già all’interno dell’attuale regolamento TARI sono state inserite forme di sgravio a vantaggio dei piccoli negozi che mettono in campo azioni virtuose e sostenibili quali la vendita di prodotti sfusi e/o alla spina, l’utilizzo di borse biodegradabili o riutilizzabili, il vuoto a rendere, e i contenitori eco da asporto,

Saranno poi valutate forme di incentivi e sgravi da affiancare a una progettualità volta a recuperare e rivitalizzare i negozi sfitti del territorio al fine di favorire l’insediamento di nuove imprese e nuove idee, partendo dall’analisi fatta nel corso del 2018.

Da ultimo, ma non certo per importanza, la vivacità dei centri commerciali naturali e delle arterie il cui traffico ha visto recentemente modifiche sostanziali, non può ovviamente prescindere da feste di strada, sagre ed eventi che da sempre rappresentano una ricchezza per il nostro territorio e per la sua comunità. Per questo occorre continuare a supportare e incentivare chi, unendo le forze e facendosi carico delle sempre crescenti responsabilità, li rende possibili. Tutto ciò incentivando la sostenibilità di tali eventi, che pertanto andranno pensati in un’ottica “plastic-free” e di sostegno alle produzioni locali.

FILIERA CORTA AGROALIMENTARE E AGRICOLTORI CUSTODI EROICI DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DELLE SUE ECCELLENZE
In un territorio per oltre il 90% rurale, l’agricoltura rappresenta un presidio imprescindibile per la cura e manutenzione del territorio, per la salvaguardia dei prodotti e delle tradizioni locali, per l’economia, per il benessere, per la salute, per l’ambiente di tutti noi. Eppure, oggi, gli agricoltori sono ormai eroi che si trovano a fronteggiare sfide e problemi sempre crescenti, come gli effetti dei cambiamenti climatici o i danni provocati dalla fauna selvatica.  

Le numerose piccole realtà agricole presenti sul territorio non possono che essere tutelate attraverso una strategia di ampie vedute e una collaborazione sempre più stretta fra i soggetti del settore, ma anche di settori contigui. Come già abbiamo iniziato a sperimentare nel corso di questo mandato, la rete tra i produttori, i trasformatori, i ristoratori rappresenta un elemento in grado di aumentare la visibilità e la fruizione anche delle tipicità agro-alimentari del territorio e pertanto va rafforzata, in stretto collegamento con lo sforzo per l’attrattività turistica, anche mediante il coinvolgimento di professionisti specializzati in marketing e promozione turistica innovativa del territorio.
Per fare in modo che l’agricoltura possa realmente beneficiare di questa strategia, sarà necessario sforzarsi per continuare a promuovere il concetto di filiera corta e ripensare la modalità di vendita dei prodotti. Il rafforzamento dei mercati contadini esistenti e la creazione di nuovi, nonché di eventi culturali capaci di coniugare cultura e agro-alimentare, può diventare una nuova vetrina per i produttori locali, così come anche la vendita digitale (ad esempio si può pensare alla costruzione di panieri per la consegna a domicilio e per la vendita online). Il neonato marchio di territorio, che a determinate condizioni potrà diventare marchio di prodotto, va promosso come elemento-chiave all’interno di questa strategia.
Accanto alla promozione, va portato avanti un lavoro di creazione di consapevolezza e sensibilizzazione tra gli stessi cittadini di Valsamoggia, per esempio proseguendo e implementando attività di educazione alimentare, pubblicando e distribuendo una “Carta del cittadino di Campagna” e utilizzando forme di storytelling efficace per il racconto dei prodotti e dei produttori.
Occorre, poi, continuare a utilizzare, valorizzare e laddove necessario potenziare i tavoli di confronto nati in questi anni, come la Consulta Agricola comunale e quella dell’Unione Reno Lavino Samoggia nonché il coordinamento sperimentale in materia di gestione fauna selvatica per la messa a sistema delle azioni messe in atto dai singoli soggetti coinvolti al fine di renderle più incisive ed efficaci. ù

Una più stretta collaborazione fra produttori e amministrazione deve anche concretizzarsi nella facilitazione dell’accesso a fondi pubblici e della creazione di iniziative formative. È infatti fondamentale creare le condizioni per diffondere una maggior consapevolezza su temi quali la sostenibilità ambientale ed economica del settore agricolo, la filiera corta, l’agricoltura di precisione e l’adattamento al cambiamento climatico. L’istituzione di una “Casa per l’Agricoltura” a Castello di Serravalle, con la funzione di luogo di incontro e di sede per un centro attivo nel supporto, ricerca e formazione per le opportunità in ambito agricolo andrà proprio in questa direzione.

Va preso in considerazione il tema delle risorse idriche: da un lato andrà proseguita la mappatura degli invasi per valutarne il ripristino laddove possibile, dall’altro è necessario diffondere una cultura di differenziazione della produzione, finalizzata all’introduzione di colture meno idrovore e di nuove tecnologie. Si dovranno altresì continuare a mettere in campo iniziative di sensibilizzazione volte alla riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci in collaborazione con le autorità atte al controllo.

Strategicamente importante è anche la partecipazione, come Unione Reno Lavino Samoggia, al lavoro avviato dalla Regione e dal GAL Appennino Bolognese per lo studio di fattibilità di un biodistretto dell’Appennino, ovvero come area vocata al biologico e alla gestione sostenibile delle risorse.

IMPRESE E LAVORO
Il tema del lavoro è stato prioritario nel corso di tutto il mandato. L’impegno principale è stato quello di creare le opportunità che portano le aziende a investire sul territorio. Abbiamo creato infrastrutture, semplificato le procedure burocratiche e immaginato con lungimiranza un territorio capace di essere sempre più attrattivo. Il numero di posti di lavoro creati negli ultimi anni ha premiato questo impegno collocandoci tra i più virtuosi della Regione Emilia-Romagna. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla capacità di fare sistema tra amministrazione pubblica, imprese, lavoratori e sindacati, sistema che si è attivato anche in quei casi di difficoltà aziendali che hanno visto la necessità di convocare tavoli di concertazione tra le parti, fondamentale strumento a cui continueremo a partecipare ogni volta che sarà necessario.

Obiettivi futuri sono quelli di lavorare a livello locale per incentivare innovazione sociale e digitale, reti tra imprese e imprenditori, formazione imprenditoriale e qualificazione professionale, il tutto mirato anche a necessità particolari come quelle relative al ricambio generazionale che riguardano in modo specifico artigiani e piccole e medie imprese.

Azioni in tal senso, sono:

  • La “Contrattazione d’anticipo”, un nuovo strumento, concordato con le parti sociali, che prevede un incontro preliminare con le imprese che investiranno sul territorio.
  • La creazione di momenti di incontro tra imprenditori (FARETE Locale)
  • L’incentivazione, anche sul nostro territorio, del “Patto per il lavoro” attivo nell’area metropolitana bolognese quale circolo virtuoso per fare formazione, cogliere esigenze, creare occupazione e fare inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
  • La possibilità di beneficiare delle competenze presenti all’interno della Casa dell’Innovazione, dove possono essere costruiti percorsi formativi adatti alle esigenze dei piccoli imprenditori e artigiani e dove i giovani possono essere formati alle nuove professioni.  
  • Il ragionare di un sistema integrato di “welfare aziendale e di comunità” a partire dalle imprese più grandi che possono fare da traino.
  • Lo sviluppo di una piattaforma locale di matching tra domanda e offerta a partire dalla proposta di “VALGO” già prototipata da un gruppo di giovani del territorio

Scopri il programma tema per tema:

  1. Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
  2. Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
  3. Scuola e Giovani
  4. Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
  5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
  6. Viabilità, trasporti e Ciclabilità
  7. Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
  8. Sport, Associazionismo, Volontariato
  9. Benessere degli animali
  10. Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione

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