Il nostro distretto si caratterizza per una speranza di vita molto alta, in un contesto generale di famiglie sempre meno numerose, anche se va sottolineato come Valsamoggia si distingua per un indice di vecchiaia tra i più bassi di tutta la Città Metropolitana di Bologna.
È fondamentale, pertanto, in linea coi suggerimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:
- lavorare in termini di prevenzione
- creare condizioni di vita migliori
- lavorare sulle fragilità dei pazienti cronici.
Per fare ciò occorre sviluppare le cure territoriali, facendo riferimento alla continuità di un processo di cura e assistenza che comprende l’ospedale, le case della salute, l’assistenza domiciliare sanitaria e sociale, l’assistenza specialistica ambulatoriale, le case residenze anziani, la rete Ambulatorio Amico.
OSPEDALE DI BAZZANO
È il centro fondamentale dei servizi sanitari per la Valsamoggia. Va proseguito il suo potenziamento a partire dall’accordo sottoscritto nel 2017 che prevede, non solo il mantenimento della parte ospedaliera per pazienti acuti, ma l’aumento di posti con l’inserimento di letti per cure intermedie, l’apertura, all’interno dell’ospedale, di una Casa della Salute che accoglierà i medici di medicina generale; la riqualificazione degli spazi interni che consentirà lo spostamento dell’ambulatorio endoscopie, la creazione di un ambulatorio chirurgico, l’unificazione degli spazi di neuropsichiatria infantile, l’ottimizzazione degli spazi del centro di salute mentale, l’apertura dell’ambulatorio per le cure palliative e l’allocazione del “team delle cure intermedie”.
Questo processo di ampliamento e di potenziamento va proseguito e integrato con:
- il rafforzamento del Pronto Soccorso;
- il rafforzamento del servizio territoriale del 118;
- l’estensione delle ore di operatività dell’automedica anche nelle ore notturne, a integrazione del servizio di elisoccorso notturno già operativo nel territorio.
CARDIOPROTEZIONE
Il progetto di diffusione dei defibrillatori vede ormai 30 unità su tutta Valsamoggia: buona parte del territorio è coperta da almeno un’apparecchiatura, in alcuni casi anche più di due (scuole, polisportive, piazze, mezzi di servizio della Polizia Municipale). La rete consente una geolocalizzazione ai DAEResponder, persone formate all’uso dello strumento, permettendo una rapida individuazione e quindi un pronto intervento.
È necessaria un’attenta manutenzione delle apparecchiature andando verso una loro omogeneizzazione, in modo da facilitare il compito delle persone formate che si trovano a operare in più luoghi.
Gli interventi programmati devono continuare costantemente, sviluppando accordi specifici con gli enti che ne possono essere diretti fruitori, definendo i livelli di responsabilità e realizzando un portale che possa tenere traccia della rete territoriale. Occorre fornire un punto di riferimento e un coordinamento per le nuove richieste.
Il territorio di Valsamoggia è ricco di persone formate all’utilizzo del defibrillatore: operatori appartenenti alle singole realtà del territorio, ma anche semplici cittadini interessati a dare il proprio contributo. Occorre tuttavia promuovere nuove iniziative di formazione e di aggiornamento, per permettere una diffusione più capillare delle conoscenze e rendere il territorio ancora più sicuro.
EDUCAZIONE AL PRIMO SOCCORSO
La scuola non deve solo essere un luogo sicuro, in cui un’emergenza viene affrontata con efficienza, ma anche la sede per imparare a gestirla secondo il ruolo di ciascuno.
Parlare di sicurezza a scuola non è importante solo per la rilevanza sociale dell’argomento, ma significa rafforzare il ruolo della scuola come centro di una cultura dell’educazione civica, della convivenza e della solidarietà, che mettono radici nella più tenera età. La conoscenza degli elementi del primo soccorso e delle manovre salvavita anche in chi non fa una professione sanitaria possono aiutare a salvare una vita, eliminando paura e resistenza a intervenire.
L’insegnamento delle tecniche di primo soccorso, insieme alla conoscenza del corpo umano e alle problematiche sanitarie correlate alla prevenzione e alle situazioni di emergenza sono un bagaglio culturale importante che le prossime generazioni devono possedere. La cultura della prevenzione, della sicurezza e del soccorso devono attraversare la complessità delle conoscenze culturali e i curricula formativi, in modo che anche poche ore di intervento specifico per la formazione al soccorso possano risultare efficaci per la formazione generale dei cittadini. Queste iniziative, inserite nel piano dell’offerta formativa, devono essere integrate e potenziate, con la condivisione delle diverse figure medico-sociali e scolastiche.
SERVIZI SOCIALI
Occorre proseguire l’attività con ASC Insieme, in ambito socio-sanitario, socio-assistenziale e socio-educativo nelle quattro aree di intervento (minori e famiglie, adulti, anziani e disabilità), curando il lavoro di rete con associazioni che operano a livello locale come AUSER e Caritas.
Si propone di potenziare e integrare lo sportello degli assistenti sociali esistente, gestito da ASC Insieme, con un numero maggiore di enti/servizi/associazioni per dare risposte alle varie problematiche proposte dalla parte di popolazione in stato di fragilità. L’attivazione di un “portale” dedicato, di facile consultazione, e di un numero verde di riferimento potrebbe agevolare la ricerca da parte delle persone e delle famiglie di situazioni che siano in grado di affrontare il proprio bisogno.
Proponiamo inoltre la realizzazione di una Carta dei servizi socio-sanitari (“Istruzioni per l’uso”) per rendere più fruibili i tanti servizi presenti e agevolare la ricerca delle soluzioni ai propri bisogni.
L’Emporio Solidale dell’Unione Reno Lavino e Samoggia, situato a Casalecchio, rappresenta un’importante risorsa per venire incontro alle famiglie con diversi gradi di bisogno: occorre rafforzare l’informazione sul territorio e valutare la possibilità di avviare una presenza di questa realtà, o analoga, nel nostro Comune.
PERSONE SOLE
Si rileva un particolare bisogno di contatto tra le persone fragili residenti nel Comune e il territorio (servizi, associazioni, amministrazione). Riteniamo che il Comune debba avere la capacità di intercettare il disagio attraverso anche un maggior coinvolgimento di figure qualificate (ad esempio i medici di base). Ipotizzabile la ripresa anche di un progetto esistente in passato come “adotta un anziano”. Andrà valutata la promozione di abitazioni solidali e di nuovi modi di aggregazione che tengano in considerazione l’accessibilità ai servizi essenziali.
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CON DISABILI
Con l’obiettivo dell’inclusione sociale e del sostegno ai caregiver familiari, vanno promossi progetti e percorsi, anche mediante collaborazioni con soggetti esterni alla pubblica amministrazione, finalizzati alla promozione dell’autonomia, anche abitativa e relazionale seguendo i principi contenuti all’interno della legge sul “Dopo di noi”.
Imprescindibile il supporto costante all’Associazione Volhand, sorta nel 1993 allo scopo di tenere insieme persone con differenti condizioni fisiche, psichiche e sociali all’interno di un progetto che mira all’inclusione e alla solidarietà sociale, valorizzandola e facendo conoscere l’esperienza virtuosa dalla quale, tra le altre cose, è nata “La Casa tra le Nuvole”.
Vanno inoltre completate le opere di abbattimento delle barriere architettoniche laddove ancora presenti.
CASE POPOLARI
Va potenziata l’offerta, riqualificando il patrimonio esistente e riconvertendo soluzioni abitative ora ad altra destinazione. Il Comune, attraverso un iter regionale, ha fatto sì che le case di edilizia popolare possano essere usate anche in casi di emergenza abitativa (violenze domestiche, separazioni non consensuali, ed altro), ovvero di un disagio momentaneo. Questo provvedimento ha reso possibili anche azioni di integrazione, e ha permesso economie significative dal momento che, prima, questi casi venivano gestiti praticamente solo attraverso alberghi. Tale linea è pertanto assolutamente da continuare. Al fine di garantire la giusta ed equa rotazione nell’assegnazione delle locazioni e per avere maggiori spazi per chi ne ha realmente bisogno, vanno poi intensificati i controlli rispetto alle situazioni familiari che, per il miglioramento della situazione economica e sociale, non rientrano più nei parametri minimi per avere le agevolazioni della locazione popolare.
CENTRI SOCIALI
Luogo di aggregazione, integrazione e accoglienza, i Centri Sociali svolgono un’importantissima attività sul nostro territorio di coinvolgimento di persone, associazioni, enti e gruppi diversi. Il loro importante lavoro va supportato, condiviso e agevolato con l’obiettivo di instaurare un sempre maggiore rapporto di dialogo e partecipazione, anche tra le varie fasce di età, dagli anziani ai ragazzi.
Non va sottovalutato il ruolo dei centri sociali come “presidio” per l’integrazione delle persone nel contesto socio-comunitario, mediante l’attivazione sia della rete sociale informale del territorio sia, nei casi che lo rendono necessario, del sistema di servizi socio-assistenziali.
Scopri il programma tema per tema:
- Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
- Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
- Scuola e Giovani
- Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
- Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
- Viabilità, trasporti e Ciclabilità
- Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
- Sport, Associazionismo, Volontariato
- Benessere degli animali
- Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione