5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità

Uno degli obiettivi del precedente mandato è stato quello di avviare una sempre crescente concertazione tra tutti i mondi produttivi locali, nella consapevolezza che è interesse collettivo valorizzare il territorio e le sue risorse umane, paesaggistiche, produttive e imprenditoriali avendo di esso una visione sistemica e non compartimentata. Secondo questo principio, sono stati avviati consulte e tavoli tematici trasversali che hanno dato vita a nuovi progetti, ma allo stesso tempo hanno innescato una nuova e più partecipata modalità di agire sui processi locali.

Grazie al laboratorio sperimentale “Prossima Fermata Valsamoggia” è nato, ad esempio, il primo prototipo del nuovo marchio di territorio, punto di partenza per una strategia turistica integrata che dovrà trovare compimento nel prossimo mandato.

Un turismo sostenibile rappresenta, infatti, un’opportunità per gli operatori del commercio,  dell’accoglienza e dell’enogastronomia nonché per gli imprenditori agricoli e può diventare volano per la nascita e lo sviluppo di nuove idee e professionalità.

Proseguire in questa direzione, costruendo reti locali sempre più articolate e trasversali diventa quindi uno dei principali obiettivi del futuro prossimo, in particolare per tutto il mondo economico e produttivo. Incentivante in questo senso, sarà il mantenimento di un unico assessorato che si occupi di valorizzazione del territorio, commercio, artigianato, imprese e agricoltura.

IL COMMERCIO DI VICINATO NELL’ERA DIGITALE

Il cambio di abitudini e consumi, ma anche la diversa modalità di fruizione degli spazi di aggregazione, insieme alla sempre maggiore diffusione del commercio online, rappresentano una sfida moderna importante per il commercio di vicinato, presidio fondamentale di socialità, servizi e sicurezza per il nostro territorio.

Se da una parte la riqualificazione, tuttora in corso, delle piazze rappresenta l’occasione per offrire spazi più belli, attrattivi e vivaci, dall’altra occorre mettere in campo strategie condivise affinché il commercio di vicinato possa offrire un sempre maggiore valore aggiunto al consumatore, attraverso la scelta di prodotti locali e di qualità, servizi pre e post vendita e diventando un punto di informazione turistica diffuso sul territorio. Per fare questo è imprescindibile mettere in campo azioni volte alla formazione per gli operatori e in questo senso la “Casa del Turismo” di Savigno, i cui lavori verranno avviati nel corso del 2020, dovrà rappresentare un punto di riferimento e d’incontro importante.

Anche la messa in campo di azioni eco-sensibili, etiche e solidali da parte dei commercianti va incentivata, supportata e messa a sistema nell’ottica di una strategia comune. Già all’interno dell’attuale regolamento TARI sono state inserite forme di sgravio a vantaggio dei piccoli negozi che mettono in campo azioni virtuose e sostenibili quali la vendita di prodotti sfusi e/o alla spina, l’utilizzo di borse biodegradabili o riutilizzabili, il vuoto a rendere, e i contenitori eco da asporto,

Saranno poi valutate forme di incentivi e sgravi da affiancare a una progettualità volta a recuperare e rivitalizzare i negozi sfitti del territorio al fine di favorire l’insediamento di nuove imprese e nuove idee, partendo dall’analisi fatta nel corso del 2018.

Da ultimo, ma non certo per importanza, la vivacità dei centri commerciali naturali e delle arterie il cui traffico ha visto recentemente modifiche sostanziali, non può ovviamente prescindere da feste di strada, sagre ed eventi che da sempre rappresentano una ricchezza per il nostro territorio e per la sua comunità. Per questo occorre continuare a supportare e incentivare chi, unendo le forze e facendosi carico delle sempre crescenti responsabilità, li rende possibili. Tutto ciò incentivando la sostenibilità di tali eventi, che pertanto andranno pensati in un’ottica “plastic-free” e di sostegno alle produzioni locali.

FILIERA CORTA AGROALIMENTARE E AGRICOLTORI CUSTODI EROICI DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DELLE SUE ECCELLENZE
In un territorio per oltre il 90% rurale, l’agricoltura rappresenta un presidio imprescindibile per la cura e manutenzione del territorio, per la salvaguardia dei prodotti e delle tradizioni locali, per l’economia, per il benessere, per la salute, per l’ambiente di tutti noi. Eppure, oggi, gli agricoltori sono ormai eroi che si trovano a fronteggiare sfide e problemi sempre crescenti, come gli effetti dei cambiamenti climatici o i danni provocati dalla fauna selvatica.  

Le numerose piccole realtà agricole presenti sul territorio non possono che essere tutelate attraverso una strategia di ampie vedute e una collaborazione sempre più stretta fra i soggetti del settore, ma anche di settori contigui. Come già abbiamo iniziato a sperimentare nel corso di questo mandato, la rete tra i produttori, i trasformatori, i ristoratori rappresenta un elemento in grado di aumentare la visibilità e la fruizione anche delle tipicità agro-alimentari del territorio e pertanto va rafforzata, in stretto collegamento con lo sforzo per l’attrattività turistica, anche mediante il coinvolgimento di professionisti specializzati in marketing e promozione turistica innovativa del territorio.
Per fare in modo che l’agricoltura possa realmente beneficiare di questa strategia, sarà necessario sforzarsi per continuare a promuovere il concetto di filiera corta e ripensare la modalità di vendita dei prodotti. Il rafforzamento dei mercati contadini esistenti e la creazione di nuovi, nonché di eventi culturali capaci di coniugare cultura e agro-alimentare, può diventare una nuova vetrina per i produttori locali, così come anche la vendita digitale (ad esempio si può pensare alla costruzione di panieri per la consegna a domicilio e per la vendita online). Il neonato marchio di territorio, che a determinate condizioni potrà diventare marchio di prodotto, va promosso come elemento-chiave all’interno di questa strategia.
Accanto alla promozione, va portato avanti un lavoro di creazione di consapevolezza e sensibilizzazione tra gli stessi cittadini di Valsamoggia, per esempio proseguendo e implementando attività di educazione alimentare, pubblicando e distribuendo una “Carta del cittadino di Campagna” e utilizzando forme di storytelling efficace per il racconto dei prodotti e dei produttori.
Occorre, poi, continuare a utilizzare, valorizzare e laddove necessario potenziare i tavoli di confronto nati in questi anni, come la Consulta Agricola comunale e quella dell’Unione Reno Lavino Samoggia nonché il coordinamento sperimentale in materia di gestione fauna selvatica per la messa a sistema delle azioni messe in atto dai singoli soggetti coinvolti al fine di renderle più incisive ed efficaci. ù

Una più stretta collaborazione fra produttori e amministrazione deve anche concretizzarsi nella facilitazione dell’accesso a fondi pubblici e della creazione di iniziative formative. È infatti fondamentale creare le condizioni per diffondere una maggior consapevolezza su temi quali la sostenibilità ambientale ed economica del settore agricolo, la filiera corta, l’agricoltura di precisione e l’adattamento al cambiamento climatico. L’istituzione di una “Casa per l’Agricoltura” a Castello di Serravalle, con la funzione di luogo di incontro e di sede per un centro attivo nel supporto, ricerca e formazione per le opportunità in ambito agricolo andrà proprio in questa direzione.

Va preso in considerazione il tema delle risorse idriche: da un lato andrà proseguita la mappatura degli invasi per valutarne il ripristino laddove possibile, dall’altro è necessario diffondere una cultura di differenziazione della produzione, finalizzata all’introduzione di colture meno idrovore e di nuove tecnologie. Si dovranno altresì continuare a mettere in campo iniziative di sensibilizzazione volte alla riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci in collaborazione con le autorità atte al controllo.

Strategicamente importante è anche la partecipazione, come Unione Reno Lavino Samoggia, al lavoro avviato dalla Regione e dal GAL Appennino Bolognese per lo studio di fattibilità di un biodistretto dell’Appennino, ovvero come area vocata al biologico e alla gestione sostenibile delle risorse.

IMPRESE E LAVORO
Il tema del lavoro è stato prioritario nel corso di tutto il mandato. L’impegno principale è stato quello di creare le opportunità che portano le aziende a investire sul territorio. Abbiamo creato infrastrutture, semplificato le procedure burocratiche e immaginato con lungimiranza un territorio capace di essere sempre più attrattivo. Il numero di posti di lavoro creati negli ultimi anni ha premiato questo impegno collocandoci tra i più virtuosi della Regione Emilia-Romagna. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla capacità di fare sistema tra amministrazione pubblica, imprese, lavoratori e sindacati, sistema che si è attivato anche in quei casi di difficoltà aziendali che hanno visto la necessità di convocare tavoli di concertazione tra le parti, fondamentale strumento a cui continueremo a partecipare ogni volta che sarà necessario.

Obiettivi futuri sono quelli di lavorare a livello locale per incentivare innovazione sociale e digitale, reti tra imprese e imprenditori, formazione imprenditoriale e qualificazione professionale, il tutto mirato anche a necessità particolari come quelle relative al ricambio generazionale che riguardano in modo specifico artigiani e piccole e medie imprese.

Azioni in tal senso, sono:

  • La “Contrattazione d’anticipo”, un nuovo strumento, concordato con le parti sociali, che prevede un incontro preliminare con le imprese che investiranno sul territorio.
  • La creazione di momenti di incontro tra imprenditori (FARETE Locale)
  • L’incentivazione, anche sul nostro territorio, del “Patto per il lavoro” attivo nell’area metropolitana bolognese quale circolo virtuoso per fare formazione, cogliere esigenze, creare occupazione e fare inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
  • La possibilità di beneficiare delle competenze presenti all’interno della Casa dell’Innovazione, dove possono essere costruiti percorsi formativi adatti alle esigenze dei piccoli imprenditori e artigiani e dove i giovani possono essere formati alle nuove professioni.  
  • Il ragionare di un sistema integrato di “welfare aziendale e di comunità” a partire dalle imprese più grandi che possono fare da traino.
  • Lo sviluppo di una piattaforma locale di matching tra domanda e offerta a partire dalla proposta di “VALGO” già prototipata da un gruppo di giovani del territorio

Scopri il programma tema per tema:

  1. Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
  2. Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
  3. Scuola e Giovani
  4. Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
  5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
  6. Viabilità, trasporti e Ciclabilità
  7. Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
  8. Sport, Associazionismo, Volontariato
  9. Benessere degli animali
  10. Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione

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6. Viabilità, trasporti e Ciclabilità

VIABILITÀ

Le esigenze di viabilità riguardano tutti i cittadini. È fondamentale garantire percorrenza e sicurezza su tutta la rete stradale comunale.

Il nuovo casello A1 di Valsamoggia e la  Nuova Bazzanese/Pedemontana hanno risolto le croniche criticità di mobilità del nostro territorio e aperto nuove opportunità di sviluppo. Andranno pertanto completate le già previste opere complementari come la bretella via Castelfranco- zona industriale Muzza e il raccordo via Vanotto-Bargellina. Sarà poi necessario proseguire l’iter progettuale per l’ampliamento di Via Rio fino all’uscita del nuovo asse attrezzato, da cui si accede al nuovo comparto urbano.

Ma non possiamo fermarci qui. La richiesta di ampliamento della Nuova Bazzanese, già predisposta per la realizzazione di due corsie per senso di marcia, è già stata avviata, fino all’’uscita Crespellano Centro / Casello A1 Valsamoggia, e andrà perseguita in tutte le sedi competenti.

Il Comune di Valsamoggia, poi, dovrà farsi promotore nei confronti di ognuno degli enti governativi preposti di una forte istanza di sblocco del cantiere per la viabilità del nodo bolognese, che è snodo cruciale per i tanti lavoratori pendolari della nostra comunità.

È dovere dell’amministrazione mantenere alto il livello di manutenzione stradale prevedendo il rifacimento completo della segnaletica orizzontale ogni tre anni (⅓ ogni anno) e stanziando adeguati fondi per un piano di asfaltature annuali da condividere con le municipalità. Per il buon governo del territorio e della viabilità è bene continuare e implementare il dialogo continuo con i rappresentanti dei cittadini delle frazioni e delle aree di tutti i municipi, che tanti buoni risultati hanno prodotto negli anni del primo mandato.

Occorre avviare un piano per una nuova classificazione delle strade che superi l’attuale, non più aggiornata, e per l’estensione della rete consortile vicinale, studiando anche forme di aggregazione di consorzi stradali.

Nell’ottica dell’impegno contro il cambiamento climatico e della transizione energetica, occorrerà promuovere le seguenti azioni inerenti al trasporto privato:

  • sostegno alle imprese, attività produttive e commerciali per l’installazione di punti di ricarica presso le loro attività;
  • formazione ai cittadini sul tema della mobilità elettrica e ricarica presso l’abitazione;
  • avviare il rinnovo del parco automezzi comunali con nuovi veicoli elettrici;

TRASPORTO PUBBLICO
Il tema della mobilità è  cruciale sia per definire i livelli di accesso ai servizi di cittadinanza indicati come pilastri della strategia di rilancio delle aree interne, sia per la concreta realizzabilità di gran parte dei progetti di sviluppo locale.

Ferro
Occorre continuare a investire sulla modernizzazione della linea Bologna-Vignola per un aumento del trasporto pubblico su rotaia. Dopo l’apprezzato l’impegno della Regione nel rinnovo del parco treni e negli investimenti per la messa in sicurezza e la velocizzazione della linea stessa, deve proseguire l’interlocuzione avviata per il raddoppio in alcuni tratti della linea esistente, per favorire una maggiore velocità e frequenza dei mezzi, per migliorare il livello di fruibilità delle stazioni anche introducendo specifiche aree dedicate alla intermodalità bici-treno. Sarà avviata la richiesta dello studio di fattibilità sul parziale interramento del tratto di linea urbano che attraversa Crespellano e Pragatto.

Gomma
I miglioramenti e le razionalizzazioni realizzate in questi anni nel trasporto pubblico su gomma (la navetta intercomunale 659, che ha ricollegato tutte le municipalità in orari poco frequentati; l’inserimento di una corsa da Bazzano alle ore 13.30 per gli studenti che devono raggiungere Castello di Serravalle; il ripristino del collegamento mattutino da Bazzano verso Piumazzo e Castelfranco) sono stati possibili grazie a confronti costanti e continui con gli enti preposti alla programmazione del trasporto pubblico. Pertanto è importante mantenere aperto un tavolo di confronto annuale, al fine di rimodulare il servizio pubblico in funzione delle mutate esigenze della comunità.

“Affinché la perifericità non si tramuti in marginalità è necessario accrescere l’accessibilità delle Aree interne ai servizi di base che qualificano la nozione stessa di cittadinanza, istruzione e salute in primis. Questo risultato può essere raggiunto attraverso due modalità di azione, fra loro mutualmente non esclusive: a) rafforzare e ripensare l’offerta di servizi di tali aree; b) migliorare la mobilità dalle e nelle aree, riducendo i tempi effettivi di spostamento per accedere ai servizi disponibili presso i poli”: questo affermava nel 2013 il Documento di base “Strategia nazionale aree interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance”.

Nel nostro Comune alcune frazioni – che fungono da presidi sul territorio e la cui popolazione è spesso molto anziana e con fragilità – non sono servite da alcun tipo di linea pubblica. Bisogna quindi mettere al primo posto la creazione di servizi che colleghino queste frazioni con la viabilità principale.

La corretta riprogrammazione dei servizi “storici” consentirebbe di liberare risorse finanziarie che potrebbero essere destinate ad ampliare la rete di servizi esistenti servendo aree attualmente non coperte, anche mediante la scelta delle modalità di trasporto tecnicamente più idonee.
Ad esempio, si potrebbero studiare piccole linee modello prontobus, con mezzi di dimensioni ridotte: si propone di attivare uno studio di fattibilità in merito a un collegamento di questo tipo per le frazioni Rodiano-Madonna di Rodiano ed eventualmente Prunarolo (Vergato, ma molto adiacente a Rodiano ) per collegarsi alla linea 686 Bologna-Tolè a Bortolani.
Si possono altresì avviare sperimentazioni di servizi di trasporto pubblico flessibili o a chiamata, utili a rispondere alle necessità non sistematiche delle persone che altrimenti non avrebbero accesso al sistema della mobilità pubblica.

Saranno poi da studiare collegamenti più efficienti con la stazione FS di Ponte Samoggia e Anzola dell’Emilia, soprattutto per il servizio ai cittadini di Calcara e Ponte Samoggia. Andrà altresì verificata la fattibilità di una corsa di raccordo Savigno-Bazzano coincidente con gli orari scolastici.

Occorre promuovere, insieme agli altri Comuni ed enti interessati, la creazione di un tavolo che punti a superare strutturalmente le attuali cesure del servizio esistenti nella “terra di mezzo” ai margini tra area bolognese e area modenese.

CICLABILITÀ
Riteniamo di importanza strategica completare il piano della rete ciclabile comunale dopo gli importanti investimenti già realizzati nel precedente mandato amministrativo, come la Bazzano-Monteveglio-Barlete, Via Ferrari, Via Bargellina e Pragatto. Collegare le municipalità con lo sviluppo di percorsi ciclabili significa dare l‘opportunità di una “fruizione sostenibile” del territorio – con un’importante riduzione delle emissioni di anidride carbonica – sia per i residenti, sia per i turisti attratti delle risorse ambientali e culturali.

La ciclabile Ponte Samoggia-Anzola, cofinanziata dal Comune di Valsamoggia  ma in carico per la realizzazione al Comune di Anzola, dovrà essere messa in atto; andrà realizzato il collegamento Calcara-Crespellano, sfruttando anche strade a bassa percorrenza, ora poco utilizzate dalla nuova viabilità presente. Il collegamento Muffa-Bazzano, già progettato e approvato e cofinanziato anche dalla Regione, dovrà essere appaltato a breve. Si propone di utilizzare accorgimenti per trasformare la via Barlete/Rio Monteorsello in strada a mobilità dolce per collegare anche Castelletto, Ziribega e Bersagliera con la Ciclabile Bazzano-Ponte Barlete.

Occorre realizzare il collegamento ciclabile Magazzino-Bazzano sfruttando la direttrice di via Panzanesa.

Andrà messo in campo lo studio per un collegamento che, sfruttando il sentiero Samoggia presente tra Savigno e Fagnano, possa connettersi fino a Monteveglio, unendo così di fatto tutte le municipalità. Su Savigno è previsto lo studio per ampliare il percorso pedonale esistente, anche su via dei Mulini, implementando la possibilità di fare sport/attività fisica  in sicurezza.

Anche all’interno dei centri abitati saranno valutati percorsi facilmente realizzabili trasformando strade esistenti, per collegare zone residenziali con scuole, parchi e centri sportivi, anche con la creazione di percorsi fitness.

La valorizzazione del percorso della Piccola Cassia che attraversa il territorio andrà mantenuta ed implementata.

Si propone inoltre di valorizzare anche percorsi ciclabili esistenti presenti tra Stiore-Oliveto e San Lorenzo in collina (Monte San Pietro) per valorizzare e aumentare la possibilità di attrazione turistica e sportiva dei territori facendo rete con altre realtà a noi vicine.

Bisogna proseguire il coinvolgimento della Regione e degli altri Comuni interessati nel reperimento dei fondi necessari a completare il percorso ciclabile tra Bologna e Vignola (e quindi Bologna-Modena), a forte valenza turistica, ora esistente a tratti, ma che con la riduzione di traffico previsto su questa arteria stradale (Vecchia Bazzanese) potrà essere più agevolmente realizzato, consentendo una svolta nel cicloturismo sul nostro territorio.

MOBILITÀ LENTA E RETE SENTIERISTICA PERMANENTE

Grazie all’importante lavoro di mappatura realizzato in questi anni da FabLab Valsamoggia e MTB Savigno, si propone di sviluppare e tabellare una rete articolata e gerarchizzata delle greenways, integrando la rete sentieristica, le ippovie, ecc., con l’obiettivo generale di proporre una fruizione lenta delle risorse territoriali che contribuisca a proteggere, conservare e valorizzare i patrimoni naturali, ambientali, storici e archeologici, gli insediamenti e le aree rurali, a sostegno dello sviluppo sostenibile di qualità dei territori.

Scopri il programma tema per tema:

  1. Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
  2. Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
  3. Scuola e Giovani
  4. Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
  5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
  6. Viabilità, trasporti e Ciclabilità
  7. Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
  8. Sport, Associazionismo, Volontariato
  9. Benessere degli animali
  10. Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione

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4. Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro

L’attuazione a livello locale dell’Agenda 2030 è l’azione più coerente che una comunità può mettere in atto per fare la propria parte nei processi di intervento per arrestare il cambiamento climatico. L’agenda globale che comprende i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile è il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Questo grande programma d’azione include un totale di 169 “target” o traguardi che i Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.
Gli Obiettivi Comuni su questioni importanti per lo sviluppo – come la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico – trovano in questo programma elementi di concreta fattibilità. “Obiettivi Comuni” significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
Con gli strumenti legislativi che indicano alle comunità locali iniziative per lo sviluppo sostenibile, a partire dalle norme internazionali mondiali, europee, nazionali e regionali, ci impegneremo a lavorare per arrivare il prima possibile a colmare il gap temporale in riferimento agli obiettivi previsti dall’agenda.
In un territorio a forte vocazione produttiva, vanno incentivati progetti che si differenziano per il livello di sostenibilità ambientale a lungo termine. In agricoltura, vanno sostenute le tecniche di coltivazione biologiche, le colture e le tecniche di irrigazione a basso consumo idrico. Nella manifattura e nei servizi, vanno incentivati l’uso di risorse energetiche rinnovabili e l’efficientamento del processo produttivo, allargando le aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA).

RIFIUTI
Va rafforzato l’ottimo risultato in termini di raccolta differenziata, ma soprattutto va perseguito l’obiettivo della riduzione dei rifiuti, incentivando i cittadini e le imprese virtuose tramite la tariffazione puntuale, l’utilizzo e la diffusione di compostiere domestiche. Va poi realizzata un’area di pre-conferimento e riuso, per consentire il riutilizzo di beni ancora funzionanti oggi avviati nel ciclo rifiuti in un’ottica di transizione a un’economia sempre più circolare.
In vista poi della nuova gara per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, prevediamo un percorso partecipato che possa informare la popolazione e renderla partecipe delle scelte sul tipo di sistema che sarà adottato.
La lotta all’abbandono dei rifiuti deve essere ulteriormente potenziata, continuando l’attività di informazione presso la popolazione, in sinergia con le scuole, le associazioni e le realtà del territorio, e mediante l’utilizzo di nuove tecnologie come le telecamere antidegrado.
Si avvieranno percorsi di progettazione condivisa con le realtà imprenditoriali, commerciali, economiche, per una graduale eliminazione della plastica dal ciclo dei prodotti e dei rifiuti, coerentemente con le nuove direttive europee.  Al fine di disincentivare l’acquisto di acqua in bottiglia, saranno promosse campagne di sensibilizzazione rivolte a tutta la popolazione.

SOSTENIBILITÀ, ENERGIA, RETI, MOBILITÀ: UN COMUNE RESILIENTE PER AFFRONTARE LA SFIDA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICOSe la tutela dell’ambiente rappresenta ormai una sfida globale, anche l’azione locale deve essere ogni giorno più incisiva. Le organizzazioni internazionali organizzano summit e rilasciano pompose dichiarazioni, ma le emissioni di CO2 continuano a crescere anno dopo anno. È urgente invertire questa tendenza e cominciare a farlo qui ed ora per costruire una comunità amica dell’ambiente, sostenibile e resiliente.

Le azioni messe in campo nel corso del precedente mandato quali la transizione a Led di tutti i punti di illuminazione pubblica, l’efficientamento degli impianti di riscaldamento in tutti gli immobili di proprietà comunale, l’installazione di colonnine per la ricarica di mezzi elettrici e la costruzione di edifici pubblici a basso impatto come la scuola elementare di Monteveglio e la nuova Scuola Materna di Castelletto vanno valorizzate e integrate all’interno di una strategia più allargata che coinvolga attivamente anche i cittadini, le imprese e il mondo dell’associazionismo.     

Diventare un’eccellenza in campo ambientale, infatti, può rappresentare anche un volano di sviluppo, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro legati alle tecnologie delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, con la messa in campo di misure di mitigazione dei cambiamenti climatici ormai drammaticamente in atto e con nuovi sforzi nella direzione dell’economia circolare e della riduzione degli sprechi e del consumo di materiali non riciclabili.

Riteniamo che un impegno serio su questi temi non sia soltanto un dovere morale nei confronti delle generazioni future, ma anche un fattore di grandi visibilità per il nostro Comune, data l’attenzione a livello nazionale e internazionale. La creazione di un’offerta di accoglienza turistica basata sulla caratterizzazione dei nostri territori come distretto sostenibile può consentirci di competere con territori dalla tradizione turistica più consolidata.

Queste politiche andranno accompagnate e sostenute da una riorganizzazione della squadra tecnico-amministrativa, attraverso la creazione di un assessorato alla Transizione Energetica e alla Lotta al Cambiamento Climatico e alla individuazione di un referente tecnico con la responsabilità diretta dei settori che implementano l’azione amministrativa su questi temi.

Energia

Sul piano operativo intendiamo costruire un Piano Comunale del Risparmio e della Transizione Energetica che comprenda, indirizzi, progetti e linee guida come ad esempio:

  • diffusione di buone prassi domestiche nell’uso del riscaldamento e nel risparmio dell’energia elettrica (lampade, gestione elettrodomestici), con progetti premianti rivolti alle famiglie che risparmiano, e quindi che producono meno CO2.
  • Creazione di servizio comunale, interdisciplinare (amministrativo, tecnico,  informativo), con apporto anche di collaborazioni esterne.
  • Formazione ai cittadini per la riconversione tecnologica degli apparecchi domestici (impianti di cogenerazione, geotermico-fotovoltaico, macchine caloriche innovative etc.)
  • proseguire progetti di efficientamento energetico degli edifici pubblici;
  • Definizione nel piano degli standard migliorativi, coefficienti, parametri, attraverso l’adozione di linee guida, come da delibere Cipe e indirizzi dell’Asvis.
  • Monitoraggio della produzione di CO2, studio dell’impronta ecologica del territorio e dei livelli di produzione di energia rinnovabile.

Autoproduzione energetica

  • Favorire aggregazioni di soggetti per l’installazione di Fotovoltaico nei coperti degli edifici civili, industriali, agricoli, pubblici, e privati.    
  • promozione dell’informazione sui fornitori di energia 100 % rinnovabile;
  • Studi di fattibilità per la realizzazione di parchi di energia rinnovabile in siti da riconvertire e/o a basso impatto ambientale.

Urbanistica e consumo di suolo
I piani urbanistici esistenti, che prevedono quote potenziali di espansione, dovranno essere oggetto di percorsi di definizione inclusivi e in ottemperanza con gli obiettivi in materia di consumo di suolo contenuti nel “Piano Strategico Metropolitano” e nella ”Agenda Metropolitana dello Sviluppo Sostenibile”.

Per le aree maggiormente interessate dalla creazione delle nuove infrastrutture e attività produttive, sarà valutato il potenziamento degli spazi di verde, per la fruizione dei residenti dei territori attigui..

Osservatorio locale del Paesaggio “Valsamoggia”
È importante valorizzare l’Osservatorio locale in sinergia con la Regione Emilia-Romagna e con la rete degli Osservatori regionali per la qualità del paesaggio, al fine di favorire la conoscenza dello stato del paesaggio e delle politiche di attività di tutela e di sensibilizzazione, culturali, scientifiche e di educazione, attraverso effettive forme di partecipazione e di ascolto.

Scopri il programma tema per tema:

  1. Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
  2. Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
  3. Scuola e Giovani
  4. Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
  5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
  6. Viabilità, trasporti e Ciclabilità
  7. Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
  8. Sport, Associazionismo, Volontariato
  9. Benessere degli animali
  10. Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione

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7. Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità

CULTURA/INTERCULTURA

Consideriamo la cultura uno straordinario fattore di crescita individuale e collettivo, uno strumento fondamentale di comunicazione e di coesione sociale, la porta di accesso per un ampio progetto di comunità a tutto tondo.

All’interno di questa cornice è doveroso riconoscere il raggiungimento di un grado di offerta culturale più omogeneo e caratterizzato, tramite il lavoro fatto dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, che opera tramite l’apposita convenzione con il Comune. Attraverso di essa sono stati curati il patrimonio e le esigenze culturali perseguendo l’indirizzo politico di  promuovere, realizzare e omogeneizzare l’offerta culturale di qualità in ogni territorio di Valsamoggia.

Il punto di partenza era il raggiungimento di standard omogenei sugli istituti culturali quali biblioteche, archivi, musei, scuola di musica: sono stati raggiunti obiettivi di ampliamento di orari di apertura, crescita delle attività e valorizzazione dei beni culturali (aumento di numeri sulla didattica e sui visitatori). Oltre a ciò è cresciuta la capacità programmatica e progettuale della Fondazione, con l’acquisizione di finanziamenti esterni (da bandi regionali, nazionali, pubblici e privati) che hanno accresciuto la proposta culturale del territorio a parità di investimento del Comune. Allo stesso modo è da riconoscere il lavoro svolto in ambito teatrale, con il supporto in particolare alle compagnie del territorio di Valsamoggia, autrici di attività con le scuole, di attività laboratoriali anche per adulti, di spettacoli e produzioni.

Il lavoro da compiere in una realtà come quella di Valsamoggia, in progressivo e costante cambiamento, è ancora consistente e richiede:

  • proseguimento degli investimenti da parte dell’ente pubblico, considerando la cultura una priorità dell’amministrazione 2019-2024: per la conservazione dei beni culturali, per l’offerta di servizi alla cittadinanza, per la proposta culturale di livello regionale o nazionale, per la crescita anche dell’attrattività turistica;
  • confermare gli investimenti negli istituti culturali del territorio (biblioteche, archivi, musei, scuola di musica, teatro), con la stabilizzazione dei servizi per la biblioteca di Savigno e per l’Ecomuseo di Castello di Serravalle e la nascita di rapporti più stabili e continuativi con i principali istituti culturali di Bologna (ad es.: museo archeologico, Mambo); valutare la realizzazione di un archivio fotografico del territorio;
  • confermare gli investimenti sull’offerta formativa degli istituti scolastici, in raccordo con i principali istituti culturali del territorio, capaci di produrre interessi sulla storia (musei e archivi), sulla musica (scuola di musica), sulla lettura e sul cinema (biblioteche), sul teatro (teatri), ma anche di offrire spunti sperimentali sull’emotività, sulle gestioni dei gruppi-classe, sulle relazioni con gli altri;
  • individuare nuovi spazi per le biblioteche come luoghi strategici per la cultura e per il radicamento del Comune di Valsamoggia nei singoli territori, poli di aggregazione e punti di riferimento per la cittadinanza, luoghi di cultura e di scambio. Si ritengono di particolare priorità gli investimenti per la nuova biblioteca di Monteveglio e per la mediateca di Bazzano, con lo spostamento verso il centro del paese, in luogo strategico, della mediateca e con la nascita della nuova biblioteca di Bazzano; da immaginare come vera e propria “Casa della Conoscenza”, cioè di un polo bibliotecario ben strutturato, con sala studio, sala conferenze, accesso gratuito alla rete wi-fi, spazio bambini in età prescolare, zona di lettura quotidiani ed emeroteca, zona silenzio con possibilità di attacco alla rete elettrica, caffetteria ed, eventualmente, giardino.
  • valorizzare gli spazi della Rocca dei Bentivoglio con il recupero del terzo piano, il cui progetto è già stato approvato e finanziato, e della torre dell’orologio per ampliare l’offerta didattica e di fruizione, anche turistica, degli spazi all’interno del bene culturale pubblico più importante della vallata; al contempo, avviare un percorso di riqualificazione del Borgo Medievale dell’Abbazia di Monteveglio e delle pertinenze del Castello di Serravalle.
  • accrescere la collaborazione con le associazioni e i privati, in modo da creare reti forti sulle attività culturali (cinema, librerie, associazioni culturali, associazioni giovanili…), finalizzate anche alla partecipazione e alla candidatura a bandi di interesse regionale e nazionale;
  • sostenere le compagnie teatrali del territorio e la pratica teatrale come disciplina per la crescita e la formazione delle persone e dei cittadini; ipotizzare la progettazione di un nuovo teatro, che contribuisca a valorizzare le compagnie locali e possa portare Valsamoggia a potenziare l’offerta, ospitando compagnie e pubblico dall’esterno. L’edificio potrebbe poi fungere da sala concerti e sede per incontri, dibattiti e laboratori.
  • sostenere il Centro per la legalità l’inclusione e la cittadinanza responsabile, per farlo diventare un punto di riferimento per tutte le attività legate alla promozione dell’educazione civica e alla formazione di coscienze critiche, nei bambini, nei ragazzi e nei giovani;
  • accrescere il ruolo di attrattore anche turistico di alcune iniziative culturali consolidate (come la rassegna “Corti, Chiese e Cortili”) o da fare nascere sul territorio, anche in stretta collaborazione con la Città Metropolitana e i suoi strumenti operativi (come Bologna Welcome);
  • aumentare l’attenzione verso i linguaggi della contemporaneità, riguardo tutte le discipline dell’espressività artistica (musica, teatro, danza, arti figurative);
  • accrescere il ruolo di capofila di Valsamoggia per le attività culturali all’interno del Distretto Reno Lavino Samoggia.
  • valutare, assieme alla Consulta dei Giovani e alla Fondazione, l’istituzione di un festival culturale che abbracci tutte le sette arti in maniera trasversale e poliedrica seguendo annualmente un tema, come una sorta di evoluzione della rassegna già in essere “La Consulta dialoga con…”.

INTEGRAZIONE – PARI OPPORTUNITÀ

È di fondamentale importanza, soprattutto in un periodo di crisi sociale come quello che stiamo vivendo, assicurare condizioni di pari opportunità per tutti i cittadini combattendo stereotipi e discriminazioni e contrastando a tutti i livelli qualsiasi genere di violenza.   

Le politiche di Pari Opportunità di Valsamoggia fanno prevalentemente riferimento al coordinamento  politico della Commissione Pari Opportunità Mosaico – ASC InSieme, attiva su tutto il territorio dell’Unione dei Comuni Reno, Lavino e Samoggia. La Commissione Mosaico svolge la sua azione sia attraverso l’introduzione e  la diffusione di concetti e metodi, sia attraverso la cura di specifici progetti e servizi, a carattere pilota.

Nel riconoscere il valore dei numerosissimi programmi e progetti di qualità realizzati nel corso degli anni, riteniamo fondamentale dare continuità a  progetti e azioni di particolare rilievo, mantenendo i necessari investimenti e promuovendo con maggiore impulso la  conoscenza e l’utilizzo delle azioni e dei servizi attivi:

  • formazione bambini e adolescenti con azioni di divulgazione e di educazione alle differenze per scuole e associazionismo sportivo (es. progetto “La casa sul filo”). Teatro Arcobaleno (promozione della partecipazione delle scuole e del territorio).
  • sostegno alle donne italiane e straniere che necessitano di spazi di incontro,  aggregazione e di scambio culturale e/o di apprendimento della lingua italiana (“La scatola delle Parole”, programma online adatto anche a persone analfabete in lingua madre).
  • supporto alle famiglie in difficoltà nella gestione di persone anziane mediante il ben consolidato “Progetto Badando
  • contrasto alla violenza di genere: lavoro di rete con tutti coloro che nel territorio si occupano di violenza intra-familiare, sia sul piano della prevenzione che dell’intervento in situazioni conclamate (progetto “Sul filo del contrasto”). Sportello di consulenza legale.  Sportello di aiuto alle donne vittime di violenza.  Accordo metropolitano con i Centri antiviolenza accreditati dalla Regione per il nostro territorio (Casa delle donne, Trama di terre, UDI, SOS DONNA, Mondo donna, Perle Donne). Azioni di contrasto alla violenza sulle donne attraverso la  responsabilizzazione degli uomini, anche con percorsi terapeutici e di recupero.
  • Contrasto alla violenza sui minori:  impegno per facilitare la rilevazione e la segnalazione di maltrattamenti e abusi su minori, a partire dalla promozione dei relativi strumenti presso scuole e associazionismo sportivo del territorio

Riteniamo che vada implementato il lavoro sulla comunicazione di pari opportunità e sul linguaggio di genere recependo linee guida, materiali e strumenti prodotti e sperimentati da Commissione Pari Opportunità Mosaico.

Anche le occasioni di sensibilizzazione dei cittadini al problema della violenza contro le donne, in particolare in ricorrenze come il 25 novembre, vanno mantenute e sviluppate anche come occasioni di conoscenza e avvicinamento ai servizi esistenti.

Segnaliamo infine l’opportunità di una  campagna divulgativa affinché venga adeguatamente  conosciuto ed utilizzato dai cittadini di Valsamoggia il nuovo Centro per le Famiglie, un servizio “diffuso” con sedi a Casalecchio e Zola Predosa, ma dedicato alle famiglie di tutti i Comuni dell’Unione Valli Reno, Lavino e Samoggia, che si rivolge a genitori e futuri genitori per fornire un accompagnamento nelle fasi di crescita della famiglia e interventi di sostegno negli eventuali momenti critici.

Rileviamo anche l’importanza di mettere in relazione tra loro le diverse comunità di immigrati attraverso progetti condivisi. Importante anche tornare a “vivere” il territorio con eventi come INfestival, che andrà confermato, ma anche con eventi “ultra-locali” come pranzi di strada o simili, che vanno incoraggiati e promossi.

Nella gestione del fenomeno migratorio, l’Italia è rimasta indietro di vari passi, non votando per il cambiamento del regolamento di Dublino che divideva la responsabilità dell’accoglienza migrante tra 28 paesi europei e addirittura non votando e nemmeno presentandosi al Global Compact for Migration che, senza essere vincolante per nessuno, cercava di dare una soluzione globale al flusso dell’immigrazione, considerando impossibile storicamente arrestarlo.  

In questo scenario il Comune di Valsamoggia può spendere parole coraggiose, aderendo al Global Compact e ponendosi in una posizione di accoglienza intelligente, lottando attraverso i suoi amministratori perché domani si continui a ragionare di accoglienza e dell’idea di flusso umano come una prerogativa da cui partire per qualsiasi atto di indirizzo amministrativo.
In risposta alla attuale politica nazionale in tema di integrazione, che sta portando in molti casi alla chiusura dei CAS e a importanti limitazioni agli SPRAR, si propone di continuare a sostenere l’esperienza vincente dell’accoglienza diffusa. La difesa dei modelli SPRAR, dei villaggi accoglienti e anche dei programmi come il VESTA che promuove ed incentiva l’accoglienza presso le famiglie, in modo da creare legami umani tra ospitanti e ospiti, mettendo al centro le persone, indipendentemente dalla provenienza o dallo status giuridico.

Dalla istituzione delle Unioni Civili, a Valsamoggia molte sono le coppie omosessuali hanno deciso di unirsi e dichiararsi il loro amore ufficialmente. Le famiglie arcobaleno devono sentirsi a pieno titolo parte della nostra comunità, l’amministrazione – in attesa di ulteriori evoluzioni della normativa nazionale – deve continuare a lavorare con gli strumenti che ha per garantire pari diritti ed uguaglianza con i propri strumenti e anche con iniziative di sensibilizzazione verso la non discriminazione e per la lotta all’omofobia, anche in collaborazione con associazioni e con un occhio di riguardo per la diffusione nell’ambiente scolastico della lotta contro il bullismo, per la diffusione del rispetto verso tutte e tutti.           

Scopri il programma tema per tema:

  1. Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
  2. Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
  3. Scuola e Giovani
  4. Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
  5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
  6. Viabilità, trasporti e Ciclabilità
  7. Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
  8. Sport, Associazionismo, Volontariato
  9. Benessere degli animali
  10. Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione

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8. Sport, Associazionismo, Volontariato

SPORT/IMPIANTI SPORTIVI

Lo sport è un fattore di aggregazione e coesione sociale per i nostri ragazzi. Lo sport fa bene e fa vivere meglio. Esercita una essenziale funzione educativa e di socializzazione nella crescita dei ragazzi, li aiuta a prendersi cura di se stessi e del proprio corpo, a sostenere sacrifici sfidando i propri limiti per raggiungere i successi desiderati.

In questi cinque anni a Valsamoggia si è fatto molto per lo sport a tutti i livelli. Si sono moltiplicate le manifestazioni sportive di elevato livello e le iniziative di promozione della pratica sportiva. C’è stato un notevole utilizzo degli impianti con incremento di giovani utenti rispetto al passato. Sono stati realizzati importanti investimenti negli impianti sportivi di tutto il territorio a vantaggio di ogni società sportiva. A Castelletto è stata realizzata una nuova palestra agonistica.  A Crespellano l’ampliamento del Centro sportivo, un campo da calcio in sintetico e il Pala Ghiaccio. A Monteveglio un campo da calcio in sintetico, un campo da tennis in terra rossa e, a oggi, è in via di realizzazione una nuova palestra agonistica. A Bazzano realizzata la pavimentazione in parquet della palestra “Peppino Impastato” e il campo da calcetto in sintetico. A Savigno sistemato il campo sportivo della scuola e rifatto il campo da tennis. In tutti gli spazi sportivi si stanno ultimando i lavori necessari all’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi.

Dopo questi investimenti straordinari realizzati nei centri sportivi esistenti, si propone il completamento delle dotazioni sportive, con il rifacimento della bocciofila di Monteveglio, il nuovo campo da Basket a Crespellano, e la costruzione della nuova Piscina Comunale, il cui progetto di fattibilità è già stato approvato e per la quale andranno concordate le modalità di gestione. Studio per la realizzazione di una pista di atletica omologabile.

Per estendere la fruibilità delle attività sportive anche a coloro che non hanno possibilità di spostamento autonomo, sarebbe auspicabile realizzare un servizio navetta di collegamento tra le municipalità per raggiungere gli impianti desiderati,  ipotesi da valutare con le polisportive.

In un’ottica di pari opportunità, sarebbe opportuno dedicare maggiore attenzione allo sport per disabili, sia per quanto concerne l’adattamento delle strutture alle esigenze legate alla disabilità, sia nella promozione di attività sportive organizzando tornei, gare e/o iniziative mirate come, ad esempio, “giochi senza barriere” costruendo un sistema di rete con i comuni limitrofi.

All’interno degli ambienti sportivi si ritiene opportuno monitorare sempre meglio il livello di integrazione tra i giovani, mantenendo alta l’attenzione sulle dinamiche di gruppo e contrastando eventuali situazioni di bullismo.

Esprimendo soddisfazione per gli ingenti investimenti sugli impianti sportivi, si ritiene opportuno concentrare in futuro l’attenzione sulla manutenzione delle strutture. Le società per lavorare bene e soddisfare le esigenze dei ragazzi e delle famiglie hanno bisogno di avere impianti di buona qualità e la possibilità di poter risolvere nell’immediato eventuali problemi legati all’illuminazione e/o al riscaldamento.    

Si segnala inoltre la necessità di completare le ristrutturazioni degli impianti rimaste indietro, tra cui l’area vecchia del Centro sportivo di Crespellano e il fondo dei campi da tennis di Crespellano. Da realizzare un campo da basket nell’area del beach volley.

ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO
Le Associazioni rappresentano una preziosa risorsa di donne e uomini che spontaneamente offrono il proprio contributo al servizio della comunità. Valsamoggia ne è particolarmente ricco e rappresentano la parte più viva e attiva del nostro tessuto sociale. Alcune, a partire da ANPI, rappresentano la memoria storica del nostro territorio, e siamo orgogliosi di aver lavorato insieme a tante iniziative e di essere riusciti ad individuare una nuova sede in questo mandato. Altre sono un punto di riferimento fondamentale dell’amministrazione comunale in campi come la cura e la solidarietà verso le persone in difficoltà, il territorio, l’ambiente. Altre portano avanti tematiche culturali, sociali, ricreative, arricchendo il nostro territorio di un patrimonio di esperienze, competenze e iniziative difficilmente eguagliabile: tale ricchezza, che nasce dallo sforzo di tante persone in epoche antiche e recenti, non può essere data per scontata, ma va coltivata con attenzione, sostenendo le associazioni, aiutandole a coltivare ciascuna la propria specificità, ma al tempo stesso favorendole nella capacità di fare rete e sostenersi reciprocamente, di aggiornarsi facendo fronte ai cambiamenti della normativa, ma anche a quelli della società e del territorio. Laddove necessario,  dando risposta all’esigenza di spazi adeguati, come nel caso della Banda Zanoli di Castello di Serravalle per la quale verrà realizzato l’ampliamento della sede.

Abbiamo raggiunto buoni risultati nella valorizzazione dell’associazionismo, riuscendo a realizzare un sistema di rete e sinergie su tutto il territorio.   

Molto utile ed importante l’istituzione dell’elenco di tutte le associazioni di Valsamoggia, suddiviso tra Organizzazioni di volontariato e Associazioni di promozione sociale.   

Per quanto riguarda le Pro Loco si è giunti alla Costituzione di un tavolo Pro Loco Valsamoggia e  all’adesione alla rete di Pro Loco Reno, Lavino Samoggia che raccoglie le 9 Pro Loco di tutta l’Unione, grazie alla quale si sono ottenuti finanziamenti regionali per la progettazione condivisa.
Bisogna lavorare per ottimizzare il ruolo della Fondazione Rocca dei Bentivoglio in merito al coordinamento delle Pro Loco di Valsamoggia, a seguito del trasferimento delle funzioni da parte dell’Amministrazione comunale, rafforzando ulteriormente la rete delle Pro loco  per costruire in futuro progetti e programmazioni condivise.

Anche la neonata Consulta del Terzo Settore,  dove sono rappresentate le realtà del territorio, concorrerà alla ricerca di migliori sinergie tra le tante associazioni, promuovendo una visione d’insieme e una progettualità comune. Sarà importante mantenere viva l’adesione a Volontassociate, giornata dedicata all’associazionismo e al volontariato.

Scopri il programma tema per tema:

  1. Sicurezza, Prevenzione, Manutenzione
  2. Sanità, Servizi sociali, disabilità, terza età: le persone al centro
  3. Scuola e Giovani
  4. Sviluppo sostenibile, ambiente, resilienza: difendiamo insieme il nostro futuro
  5. Lavoro, imprese e valorizzazione del territorio: commercio, agricoltura, artigianato tra sfide, reti e opportunità
  6. Viabilità, trasporti e Ciclabilità
  7. Integrazione, cultura, intercultura, diritti civili, pari opportunità
  8. Sport, Associazionismo, Volontariato
  9. Benessere degli animali
  10. Pubblica amministrazione, trasparenza, partecipazione

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